Ucraina. Salvini: invio di armi a oltranza non è la soluzione

Tanto prima finisce la guerra, tanto prima si potrà tornare a lavorare

(DIRE) Roma, 23 Giu. – Nella crisi ucraina “l’invio di armi a oltranza non è sicuramente la soluzione”. Matteo Salvini, segretario federale della Lega, lo dice a RTL 102.5. “Aiutare l’Ucraina a difendersi è stato un obiettivo di tutto il mondo fin dal primo minuto.

Siamo al quarto mese di guerra, ormai la maggior parte dei Paesi al mondo e la stragrande maggioranza degli italiani crede che a parlare sia la diplomazia, che l’arma più forte torni ad essere il dialogo”, prosegue Salvini.

“In Parlamento Draghi ha parlato di pace, di cessate il fuoco, di disarmo, di difesa dell’Ucraina soprattutto quello che si faceva e votava due mesi fa, centrale è stato il tema del cessate il fuoco- valuta il segretario federale della Lega- Pensate a Macron che giustamente dice che bisogna riportare le parti intorno al tavolo.

Leggo oggi l’intervista di Boris Johnson, lui pensa che la guerra debba andare avanti a oltranza. Io penso e spero di no. Se questa guerra andrà avanti per i lavoratori italiani, oltre che per le vittime in Ucraina, sarà un disastro. Qua c’è qualcuno che parla di guerra e armi e facendo questo mette a rischio centinaia di migliaia di posti di lavoro in Italia. Tanto prima finisce la guerra, tanto prima si potrà tornare a lavorare.

Stiamo accogliendo centocinquantamila bimbi e donne dall’Ucraina, questi sono profughi veri in fuga da una guerra vera, ben diversi da quelli che sbarcano a migliaia sulle coste calabresi, pugliesi e siciliane con il telefonino e le scarpette da tennis”. (Ran/Dire) 09:48 23-06-22

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