Università. Medicina, SIE e 4 società contrarie ad abolizione numero chiuso

“Medici non mancano, ma rivedere organizzazione SSN”

(DIRE) Roma, 27 Apr. – In un documento congiunto esprimono “viva preoccupazione” e “contrarietà” per le decisioni assunte dalla commissione Istruzione del Senato relativa alla possibile abolizione del numero chiuso per il corso di Laurea in Medicina la Società Italiana di Endocrinologia (SIE), l’Associazione Medici Endocrinologi (AME), la Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (SIAMS), la Società Italiana Genere Identità e Salute (SIGIS) e la Federazione delle Società di Diabetologia (FESDI).

Le società, in particolare, vogliono ribadire che nel nostro Paese “non è vero” che manchino i medici, ma piuttosto ritengono “prioritario rivedere l’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale che, a distanza di 45 anni dalla legge 833, ha necessità di una profonda revisione alla luce di una situazione demografica che vede la popolazione anziana sempre più numerosa: nel 2050 per ogni 100 giovani vi saranno più di 300 anziani”. La conseguenza epidemiologica di una presenza sempre maggiore di anziani, sottolineano, porterà quindi ad un “incremento significativo delle malattie croniche (70% della spesa sanitaria) non trasmissibili”.

Tale deriva epidemiologica comporta già ora, ma “sarà gravissima” in un futuro prossimo, la carenza di medici specialistici e di personale sanitario idoneo in grado di affrontare il nuovo panorama che il sistema sanitario nazionale ha davanti a sé nei prossimi anni. “Sistema Sanitario Nazionale che dovrà- dicono le società- per sopravvivere ed offrire ai cittadini l’assistenza che meritano, garantire personale sanitario formato per le nuove sfide e pagato dignitosamente”. (Cds/ Dire) 16:00 27-04-24

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