Sociale. Fava (INPS): ripensare rapporto con i cittadini secondo ciclo vita

(DIRE) Roma, 5 Mag. – “Negli ultimi 20 anni, caratterizzati da radicali mutamenti sociali e del lavoro, il bisogno di welfare è cambiato. La mia idea è ripensare il rapporto con i cittadini in funzione del ciclo di vita: le esigenze, infatti, sono diverse per un giovane, una coppia una famiglia con bambini, gli anziani, un lavoratore dipendente o un lavoratore autonomo”. Gabriele Fava, alla guida del’Inps dal 18 aprile scorso dopo essere stato indicato dal governo il 19 dicembre del 2023 per ricoprire l’incarico di presidente, ha già ben chiari rotta e priorità del nuovo corso dell’Istituto, che ha definitivamente preso il via nei giorni scorsi anche con la nomina di Valeria Vittimberga a direzione generale dell’ente. Oggi l’Inps, grazie all’erogazione di circa 440 diverse prestazioni al servizio di una platea di oltre 42milioni di persone- si legge nell’intervista di oggi a Il Sole 24 ore- rappresenta l’organismo che più di ogni altro si interfaccia con i cittadini. Il nuovo presidente dell’Inps ne è perfettamente consapevole e anche per questo motivo dice al Sole 24 Ore che “l’obiettivo principale del nuovo corso dell’Inps sarà quello di supportare l’evoluzione del nostro sistema di welfare da difensivo a generativo, cioè da sistema di gestione pubblica delle risorse contributive e socio-assistenziali, a sistema capace quindi di generare valore per la persona”.

Fava fa anche subito notare “il ruolo fondamentale attribuito all’Istituto sia dal decreto coesione che dal decreto Pnrr nell’attuazione delle politiche di governo a sostegno delle fasce più deboli per contrastare l’inverno demografico e dare un significativo contributo alle politiche occupazionali”. E dal check sulle prime misure adottate a sostegno delle famiglie sembrano arrivare alcuni segnali, seppure in chiave temporanea, di una possibile inversione di tendenza sul delicato versante demografico. “In particolare, l’analisi dei primi risultati dei dati relativi alle tre misure a supporto delle famiglie – assegno unico, bonus nido e bonus mamme – suggeriscono che questi interventi messi in campo dall’esecutivo stanno avendo un effetto positivo, anche se al momento temporaneo, sulla fecondità. L’obiettivo è renderlo strutturale”, sottolinea Fava. E “segnali positivi”- prosegue l’intervista- arrivano anche sul funzionamento della piattaforma Siisl, il sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa, che l’Istituto ha realizzato in breve tempo su indicazione del ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone. “Sarà mio impegno – con la certezza di essere coadiuvato in questo dalla tecnostruttura dell’Inps da cui, dai primi incontri ho già avuto feedback positivi – nell’allineare i tempi di realizzazione con quelli delle aspettative dei cittadini che soprattutto nelle condizioni più difficili non possono aspettare tempi più lunghi”, assicura Fava.

L’Istituto riceverà a regime 250 milioni all’anno per far partire la riforma legata al tema della disabilità. “Per la prima volta questo governo con la delega specifica del ministro Alessandra Locatelli e la sensibilità del Ministro Giancarlo Giorgetti sta lavorando ad un nuovo e concreto approccio al tema dell’inclusione. L’Istituto- afferma il presidente dell’Inps- accompagnerà questo percorso sia finalizzando in modo efficace ed efficiente le risorse assegnate, reclutando nuovo personale medico e amministrativo e rilasciando secondo un serrato cronoprogramma il portale unico della disabilità”. Nell’elenco delle priorità del nuovo corso dell’ente c’è anche la sistemazione delle posizioni assicurative (denominate anche conti previdenziali individuali) in particolare dei dipendenti pubblici, la semplificazione delle procedure pensionistiche e dei relativi sistemi di simulazione del calcolo delle prestazioni. Il neopresidente dell’Inps, fondatore dello Studio legale Fava & Associati con un’esperienza trentennale nell’ambito della consulenza e assistenza giudiziale e stragiudiziale in materia giuslavoristica e anche nelle relazioni sindacali e industriali, tiene a evidenziare che il suo progetto “sarà connotato da concretezza, efficienza e semplificazione su obiettivi definiti all’insegna della massima collaborazione tra governance e tecnostruttura. Un primo segnale lo abbiamo dato con la tempestività della nomina del nuovo direttore generale Vittimberga”.

C’è anche un altro aspetto su cui Fava è intenzionato a focalizzare la sua azione: “l’ascolto, sulla scia delle parole pronunciate dal Capo dello Stato nel messaggio di fine anno: “Una democrazia si nutre, prima di tutto, della capacita` di ascoltare””. A questo proposito- prosegue l’intervista-il presidente annuncia che “sarà avviata da subito una grande campagna di ascolto di tutti gli stakeholder, interni ed esterni, partendo dai cittadini-utenti”. L’Inps, che nel 1013 ha celebrato i 125 di storia, ha del resti alcuni sfide da vincere davanti a sé. E per Fava le più urgenti sono quelle dell’inclusione sociale e delle politiche attive del lavoro. “Si tratta non solo di mantenere e potenziare la capacità di liquidare indennità e pensioni, con la massima efficienza, ma anche di strutturarsi per erogare servizi che accompagnino i cittadini a conquistare una posizione stabile di maggiore benessere”, dice il presidente dell’Inps. Che ribadisce: “La sfida principale che mi sono posto è quella di offrire, secondo le reali necessità e i diritti di ogni cittadina e cittadino, un supporto fattivo e concreto durante tutto il ciclo di vita”. Una sfida che il presidente dell’Inps intende vincere mettendo al centro del suo progetto “le potenzialità offerte dalla innovazione tecnologica, la digitalizzazione che ha nei servizi e negli strumenti già disponibili presso l’Istituto una base solida da cui partire e l’impiego l’Intelligenza artificiale”, si legge infine. (Com/Sim/ Dire) 15:57 05-05-24

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