di Annalisa Brivio – Oggi è Halloween e questa notte, secondo la leggenda, gli spiriti dei defunti torneranno sulla terra alla ricerca di un corpo da possedere. I travestimenti più orripilanti serviranno a tener lontano gli spiriti spaventandoli e le zucche scolpite ed illuminate rischiareranno la strada delle povere anime vaganti. Ma attenzione, c’è chi sta mettendo in guardia la popolazione circa il reale significato dei festeggiamenti di questa notte che, altro non è, se non un osanna al diavolo che se adorato, anche solo per una notte, pensa di vantare dei diritti sulla persona. Appurato che spesso sono le contestazioni più accanite a creare dei nuovi miti, ciò che accade nella notte del 31 ottobre si può ricondurre tranquillamente a feste in maschera per i più grandi e gioco e dolcetti per i più piccoli. Insomma, un po’ come dire che quando la scusa è buona si trova sempre il modo di far festa. Se poi accade che qualche mente “fragile”, concedetemi questo eufemismo, decida che questa notte è dedicata alle forze del male, state pur certi che la loro devianza non ha certo origine in questa notte e che saprebbero trovare la scusa giusta persino la notte di ferragosto. La festività di Halloween si dice sia stata importata dagli Stati Uniti, in realtà le sue origini risalgono ad una tra le più importanti ed antiche celebrazioni celtiche: il Samhain.
I celti identificavano in questo giorno un importante momento di transizione tra il vecchio ed il nuovo anno, una sorta di capodanno. L’estate aveva termine e con lei i raccolti, il bestiame era spostato a valle in attesa dell’inverno rigido, le giornate si accorciavano e la luce del giorno regalava ore alle tenebre. I colori tipici arancio e nero, simboleggiavano la mietitura ed il colore delle tenebre. Era credenza celtica che la notte del 31 ottobre tutte le leggi fisiche che regolano spazio e tempo venissero sospese e che, complice l’oscurità, il mondo reale e l’aldilà si fondessero. In questa notte gli spiriti tornavano sulla terra in cerca di un corpo da possedere.
Non volendo certo essere posseduti da uno spirito, i contadini rendevano le loro case fredde ed inospitali spegnendo ogni fuoco nei camini ed i loro aspetti orribili mascherandosi in modo tale da rendere i loro aspetti ripugnanti sì da spaventare gli spiriti che avrebbero potuto incontrare sulla loro strada. 
Quando nel 1800 gli irlandesi e gli scozzesi emigrarono nel Nord America, portarono con loro anche le loro tradizioni compreso il Samhain che, dal allora, ha subito notevoli evoluzioni sino ai giorni nostri. Persino il personaggio di Jack-ò-lantern vanta origini nel folklore irlandesi. Si narra infatti di tale Jack, noto scansafatiche, truffatore e baro che, nella notte di Ognissanti, riuscì ad ingannare Satana. Jack dichiarò che sarebbe riuscito ad intrappolarlo su di un albero una volta che ci fosse salito. La scommessa venne vinta incidendo una croce sulla corteccia riuscendo così ad intrappolare il diavolo tra i rami. In cambio della liberazione, Jack fece un patto con il diavolo, se non lo avesse più indotto in tentazione lo avrebbe lasciato libero.
Alla sua morte il truffatore si vide negare l’accesso al paradiso a causa della sua condotta, ma anche quello agli inferi per via dell’inganno al diavolo. Jack ricevette però dal diavolo un tizzone d’inferno per illuminare la sua via nelle tenebre che avrebbe dovuto percorrere, tizzone che il malcapitato pose, una volta scavata, in una rapa a mo’ di lanterna. In America successivamente la rapa venne sostituita dalle zucche, maggiormente disponibili e più a buon mercato. Che dire, il nostro caro, vecchio e buon continente colpisce ancora. E’ bello riscoprire le radici delle tradizioni, è un po’ come restituirgli quel pizzico di poesia che ci fa pensare a tempi lontani e quella spolverata di sacralità, seppur si tratti spesso di riti pagani, che ci fa respirare la grandezza e la saggezza dei popoli antichi. Agli americani la capacità, volente o nolente, di trasformare tutto in business.
