Euro 2016: scontri tra Serbia e Albania

Violenti scontri in campo e negli spalti, quelli di ieri sera durante il corso della partita Serbia – Albania valida per le qualificazioni di Euro 2016, nonostante la trasferta fosse stata vietata ai tifosi albanesi, per evitare possibili scontri. La partita è stata sospesa più volte: a causa di lancio di fumogeni negli spalti la prima volta, per via di una rissa in campo la seconda. Al 42’ del primo tempo, un drone ha sorvolato il campo, con appesa a due fili la bandiera della “Grande Albania”, con la scritta “Kosovo Autoctono”; il giocatore Serbo Mitrovic, è riuscito ad afferrarlo al volo e a scagliarlo via. Il gesto ha scatenato una rissa che ha costretto l’arbitro a sospendere definitivamente il match. Durante la rissa in campo vi è stata anche un’invasione di campo dove un tifoso ha lanciato una sedia addosso a Balaj. In campo è stato avvistato anche Ivan Bogdanov, cioè il famoso Ivan Il Terribile: il capo ultrà che presidiò gli scontri di Genova per la partita Italia – Serbia del 2010, anch’essa rinviata.

Vi è stata inoltre la notizia che fuori dal campo è stato arrestato il fratello del premier albanese Edi Rama in quanto sospettato di essere l’organizzatore del “volo del drone” con la bandiera appesa. Notizia che è stata smentita dal ministero dell’interno Albanese

Vi sarà un’indagine della Uefa, dove saranno prese sanzioni disciplinari, con potenziale vittoria a tavolino per 3 a 0 per l’Albania. A tal proposito di seguito quanto dichiarato sul sito della UEFA: “Sono stati aperti procedimenti disciplinari nei confronti della Federcalcio serba per l’accensione/lancio di fumogeni e petardi, disordini pubblici, invasione di campo dei tifosi, organizzazione insufficiente e uso di puntatori laser. Sono stati aperti procedimenti disciplinari anche nei confronti della Federcalcio albanese per il rifiuto di giocare e l’esposizione di uno striscione illecito. Il caso verrà esaminato dall’Organo di Controllo, Etica e Disciplina UEFA il 23 ottobre.”

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