Il Petrolio

20120425-011117.jpgGli storici dell’Economia usano distinguere tre Rivoluzioni Industriali. Certamente la Prima Rivoluzione Industriale è stata più traumatica delle altre due perché ha indirizzato il Mondo verso l’uso quasi esclusivo di combustibili fossili per la produzione di energia. Solo in questi ultimi quaranta – cinquant’anni si sono fatte strada le modalità di produzione di energia da fonti rinnovabili, di cui parleremo nelle settimane a venire. In concomitanza con la Seconda Rivoluzione Industriale, dunque, si faceva strada l’utilizzazione di una nuova fonte energetica: il Petrolio. Fonte energetica “nuova” per modo di dire: il Petrolio era noto fin dall’antichità, con utilizzazioni che andavano dall’illuminazione alla medicina. Nel corso dell’Ottocento, comunque, l’utilizzazione del Petrolio era destinata quasi esclusivamente per la produzione di Cherosene per illuminazione. Prima dell’invenzione dell’elettricità, infatti, per illuminare le case, ma anche le strade delle città, si usavano le caratteristiche lampade a cherosene. Il primo pozzo di petrolio fu scavato nel 1859 a Titusville, Pennsylvania, ma presto la città di Baku, in Azerbaigian, sulle rive del Mar Caspio, divenne il centro della produzione petrolifera. Negli anni finali del XIX secolo si registrò la vertiginosa crescita della Standard Oil di Rockefeller, che alla fine dell’Ottocento controllava praticamente il 90 % dell’intera produzione petrolifera degli Stati Uniti. Fu così che l’Antitrust statunitense obbligò Rockefeller a smembrare quello che era, a tutti gli effetti, un monopolio dal lato dell’offerta. In conseguenza di ciò si formarono nuove compagnie, ma Rockefeller continuò a dominare la scena petrolifera per lunghi anni.
All’inizio del Novecento, invece, approfittando della dissoluzione dell’Impero ottomano, Inglesi e Francesi si gettarono nella corsa al petrolio, cercando di ottenere concessioni nell’area del Golfo Persico. La prima di queste fu accordata dallo Scià di Persia al diplomatico britannico William d’Arcy. Nel 1922 il proconsole britannico Sir Percy Cox fissava unilateralmente i confini fra Arabia Saudita, Kuwait ed Iraq, in quel periodo protettorati del Regno Unito. Si andava consolidando, nel Mondo, un oligopolio dal lato dell’offerta, con sette compagnie petrolifere (le “sette sorelle”) a dominare il mercato. Cinque erano statunitensi, e si trattava della Standard Oil, della Mobil, della Chevron, della Texaco e della Standard Oil of California – Socal, mentre due erano europee, vale a dire la Royal Dutch – Shell, a capitale anglo – olandese, e la British Petroleum, inglese. L’ultimo atto della vecchia struttura produttiva petrolifera fu la nazionalizzazione disposta nel 1951 dal primo ministro iraniano Mossadeq, a danno della Anglo – Iranian Oil Co.: subito il governo britannico inviò truppe al confine iraniano; nel 1953 il governo Mossadeq fu rovesciato da un colpo di stato militare. La progressiva conquista dell’indipendenza da parte di alcuni paesi asiatici ed africani portò alla fine di questa prima fase della storia del petrolio. La seconda fase cominciò nel 1960, con la costituzione a Baghdad dell’OPEC, Organisation of Petroleum Exporting Countries, ossia l’Organizzazione del Paesi Esportatori di Petrolio, da parte dei governi dell’Iran, dell’Iraq, Arabia Saudita, Kuwait e Venezuela. Cominciava così una seconda fase che vede contrapposti due cartelli di produttori. Queste notizie storiche per renderci conto di un aspetto fondamentale: tutte le vicende storico – politiche del Novecento sono state influenzate, direttamente od indirettamente, da interessi economici legati al Petrolio. Si parla di Geopolitica del Petrolio. A cominciare dai difficili rapporti fra israeliani e palestinesi, dalla Guerra dei Sei Giorni nel 1967 alla guerra del Kippur del 1973, con la chiusura del Canale di Suez al transito delle petroliere, per finire all’attentato alle Torri Gemelle dell’11 Settembre 2001. L’estrazione e la raffinazione del Petrolio determina immensi profitti che spiegano ampiamente talune circostanze altrimenti difficilmente comprensibili. La prossima settimana ci occuperemo brevemente della Chimica del Petrolio, vale a dire della raffinazione, di quel processo che consente di ottenere quei prodotti commerciali così importanti per la produzione di energia.

Prof. Giuseppe Cantarella

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