Il Tar certifica il corretto operato dell’Amministrazione sulla vicenda dei gazebo del Lungomare

L’Assessore Mattia Neto: «Abbiamo cercato il dialogo ma le regole vanno rispettate»

gazebo sea sideREGGIO CALABRIA – «La Sezione reggina del Tribunale Amministrativo Regionale della Calabria, presieduta dal Giudice Roberto Politi, ha respinto i ricorsi presentati dai commercianti sulla vicenda dello sgombero dei gazebo sul Lungomare, avvenuto la scorsa estate». A darne notizia è l’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Reggio Calabria Mattia Neto.  La sentenza sulla decisione assunta dalla Camera di Consiglio dello scorso 10 marzo 2016 è stata depositata questa mattina. Il Tar ha respinto i cinque ricorsi presentati dai commercianti, condannando i ricorrenti al pagamento delle spese di giudizio in favore del Comune, liquidate in mille euro per ogni ricorso, oltre gli accessori di legge. «Il Tar ha dato ragione al Comune su tutti i ricorsi presentati – ha spiegato l’Assessore Neto – certificando il corretto operato dell’Amministrazione che, pur ricercando un dialogo costante con le ditte interessate, si è sempre battuta affinché la vicenda fosse affrontata secondo i crismi della legalità».  «La sentenza del Tar di fatto – ha aggiunto l’Assessore – certifica le ragioni opposte dall’Amministrazione che è tenuta a garantire il rispetto delle regole su ciò che riguarda il pagamento delle imposte per l’occupazione del suolo pubblico. Il testo della sentenza sancisce peraltro il corretto operato del Comune anche sul fronte della concertazione, recitando espressamente che “il Collegio ritiene comunque di osservare […] che l’Amministrazione comunale ha negli anni mostrato di tenere in considerazione tale situazione, se ed in quanto derivante dalla sfavorevole congiuntura economica e dall’indiscussa necessità di aumentare le aliquote […] adottando una serie di delibere finalizzate a venire incontro alle esigenze degli operatori di settore”. Siamo stati infatti sempre disponibili – ha concluso l’Assessore Neto – e la stessa sentenza lo riconosce ampiamente, ad un dialogo costante con i commercianti, offrendo loro una serie opportunità per dilazionare i pagamenti venendo incontro in questo modo alle esigenze di difficoltà che ci venivano segnalate dagli stessi operatori».

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