Ambiente. WWF: Risks Report Wef, serve new deal per natura e persone

Gli eco sono 3 di primi rischi 5 richi per probabilità e 5 per impatto. (DIRE) 16 Gen. – Secondo il ‘Global Risks Report 2019′, pubblicato oggi dal World Economic Forum, i rischi ambientali, come i fenomeni atmosferici estremi, la mancanza di azioni sul clima e la perdita di biodiversita’, rappresentano le piu’ grandi sfide, sempre crescenti, con cui l’umanita’ deve fare i conti. “Proprio quelli di carattere ambientale rappresentano tre dei primi cinque rischi per probabilita’ e quattro per impatto. I recenti fenomeni atmosferici estremi hanno aperto gli occhi sulla minaccia del cambiamento climatico, ma e’ altrettanto preoccupante il tasso di accelerazione della perdita di biodiversita’ e i suoi impatti, come sottolineato nel Living Planet Report del 2018”, segnala il Wwf. “Il catastrofico degrado delle nostre foreste, degli oceani e dei fiumi mina i sistemi naturali da cui dipendiamo e dal 1970 ha provocato la perdita del 60% delle popolazioni di animali selvatici”, aggiunge l’associazione del Panda. Per il Wwf “e’ importante che dal rapporto sia emersa la consapevolezza dei rischi ambientali e che questi si ritrovino anche nel programma del meeting annuale del World Economic Forum a Davos, dove il cambiamento climatico e la perdita di biodiversita’ saranno affrontati come problemi da considerare rispetto al progresso sociale ed economico, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) per il 2030 delle Nazioni Unite”. Nonostante cio’, “questa consapevolezza non si e’ ancora tradotta nelle azioni necessarie e urgenti, ne’ e’ stata sufficientemente riconosciuta l’interconnessione tra le varie questioni ambientali”. Un approccio che “deve cambiare se si vuole evitare di ‘andare come sonnambuli incontro a una catastrofe'”. “Riconoscere i pericoli provocati dal cambiamento climatico e dalla perdita di biodiversita’ non e’ sufficiente. La comunita’ scientifica e’ stata chiara: ora serve un’azione urgente e di portata senza precedenti. Le conseguenze dell’immobilismo sono enormi, non solo per la natura ma anche per le persone. Noi dipendiamo dalla natura molto piu’ di quanto la natura dipenda da noi”, dichiara il direttore generale del WWF internazionale, Marco Lambertini. “I leader politici ed economici nel mondo sanno di avere un ruolo importante nella salvaguardia del futuro delle economie, delle imprese e delle risorse naturali da cui dipendiamo. La consapevolezza sta aumentando, l’impulso sta crescendo e ora e’ il momento di agire. Se vogliamo avere qualche speranza di create un futuro sostenibile per il Pianeta e per le persone, abbiamo bisogno che i leader si mettano d’accordo per raggiungere un New Deal ambizioso per la natura e per gli esseri umani, che fermi la perdita di biodiversita’ e ripristini la natura”, aggiunge Lambertini. Il Wwf indica l’anno 2020 come “un’opportunita’ imperdibile per il mondo di cambiare direzione”. Questo avverra’ “quando i leader mondiali prenderanno decisioni chiave in materia di ambiente, clima e sviluppo sostenibile, stabilendo l’agenda per il prossimo decennio”. Per evitare la catastrofe ambientale, “nel 2020 deve essere concordato un New Deal per la natura e le persone, che non solo colleghi queste problematiche, ma metta la natura al centro dei nostri sistemi economici, politici, finanziari e sociali”. (Com-7Ran/Dire) 17:38 16-01-19

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